Della Rabbia e dell’Orgoglio

Il post di un blog sconosciuto non dovrebbe avere il diritto di citare una scrittrice come Oriana Fallaci, lo so e mi scuso in anticipo. Devo però farlo, perché la Rabbia e l’Orgoglio sono i due punti cardine di ciò che voglio esprimere. La Rabbia in primis, perché è questa che mi spinge a scrivere. Un’emozione che non sentivo da tempo così forte, ma che mi impedisce di continuare a far finta di niente e dedicarmi ad altro. Ci sarà tempo per altre storie, ma non oggi.

Oggi non si parla di Oz, o almeno non proprio.

Oggi si parla di Giustizia, oggi si parla di Rabbia, oggi si parla di Orgoglio.

Premessa: so che quello di cui tratterà questo post è qualcosa di assolutamente voluto. La Mafia, lo Stato, i Politici: se non andasse bene che le cose siano in questo modo, la Trinità di poteri appena citata (che come nel Cristianesimo rappresentano una cosa sola), avrebbe fatto qualcosa. Ma nessuno ha fatto niente. Tutti hanno parlato, nessuno ha fatto niente. Chi crede ancora che ci sia una dicotomia tra Destra e Sinistra, che ci siano ancora diversi schieramenti, che non ha ancora capito che questo ammasso di parassiti non ha differenza né di colore, né di scopi, beh, costui è ora che apra gli occhi. E’ anche vero però che qui se ne fa una professione di tenere gli occhi ben chiusi, di vedere solo quello che si vuole, e in particolare che il colpevole finale di tutto questo Sistema marcio è proprio chi ci guarda dallo specchio ogni mattina.

Scrivo comunque queste righe, anche se si rivelassero inutili come grida nel deserto.

Seconda premessa: non si parla di politica qui. Non sono di Destra né di Sinistra, né tanto meno di Centro. Non sono neanche anarchico, se è per questo: non ho abbastanza fiducia nella natura umana per permettermi il lusso di esserlo. Io sono io e le mie idee sono solo mie, e non esiste schieramento che le rappresenti. Soprattutto in questo paese.

Finite le premesse quello che mi interessa è solo fare una domanda: è così difficile?

E’ così difficile fare in modo che se qualcuno fa qualcosa di male venga punito?

Non è una questione filosofica, e non mi sembra che si parli di cose strane. Mi piacerebbe saperlo ufficialmente, perché quello che sembra è che sì, è difficilissimo.

Entra in una casa non sua, picchia la vecchia proprietaria, le ruba qualsiasi cosa di valore e le distrugge l’abitazione: è così difficile prenderlo e tenerlo dentro?

Violenta e sevizia una donna: è così difficile prenderlo e tenerlo dentro?

Prende sotto una persona in auto, non si ferma e la lascia in un fosso, sola e tra dolori lancinanti, a guardare le stelle spegnersi una ad una. E’ così difficile prenderlo e tenerlo dentro?

Sappiamo tutti bene che di leggi ne siamo pieni, come siamo pieni di avvocati, di giudici, di gente pronta a schierarsi a favore degli accusati. Lungi da me l’idea di punire chi è innocente, ma se è provato che tu sei il colpevole, che tu hai devastato delle vite, che tu sei proprio quel pezzo di merda: in questo caso non posso punirti?

Sappiamo anche che spesso i colpevoli vengono presi, quindi sappiamo che chi è in Polizia il suo lavoro lo fa. Allora perché non posso punirli? Perché vengono rilasciati, perché possono ricominciare a fare i delinquenti?

Abbiamo troppi interessi da salvaguardare in questo paese. Ecco perché. E nessuno di questi interessi è quello di chi subisce la violenza, subisce lo stupro, subisce il Male. La vittima è l’ultima a dover essere salvaguardata, e con essa i suoi cari. Chissenefrega.

E allora, dico io, fingiamo che il nostro Sistema voglia davvero difendere i più deboli e riparare ai torti. Fingiamo.

Non sarebbe più Giusto se nel momento in cui tu violenti una donna o un bambino, io ti faccia castrare e ti getti nel buco più profondo e marcio delle mie carceri e ti lasci lì per il resto della tua vita? Non mi interessa se sia vero o meno che la pedofilia è una malattia mentale: quello che tu hai fatto a quel bambino gli ha devastato la vita, altre considerazioni sono solo accademiche.

Non sarebbe più Giusto se nel momento in cui tu entri in casa di un vecchio, lo picchi a sangue e poi rubi e distruggi il posto in cui lui sta vivendo i suoi ultimi anni, non sarebbe più Giusto se io ti spaccassi la faccia, ti spezzassi le ginocchia e ti buttassi in galera per dieci anni?

Non sarebbe più Giusto (qui entriamo in un discorso delicato, ma me ne frego il cazzo) che nel caso tu sia un immigrato giunto qua per delinquere, io prima ti spezzi le gambe e poi ti rimandi a casa? E che se ti rivedo ti fucili seduta stante?

E infine non sarebbe più Giusto che se tu che sei al Governo fai in modo col tuo lavoro di mettere in ginocchio i pochi onesti rimasti in questo paese, fai in modo di aiutare i Poteri Oscuri, fai in modo di rovinare il bello, il poco bello dell’Italia, non sarebbe più Giusto che io ti facessi torturare e impiccare davanti al popolo?

O è forse giusto che chi fa del male sia più libero e più protetto degli altri? Perché è questo quello che sembra, è questo quello che è.

Dopo possiamo parlare di recupero di chi ha commesso crimini, possiamo parlare di affollamento delle carceri, possiamo parlare di compassione.

Ma prima dobbiamo parlare di Giustizia.

Se tu entri in casa mia con intenti malevoli e io riesco a difendermi e ti sparo, dopo non devo preoccuparmi di dover andare in tribunale per eccesso di legittima difesa. Questa non è Giustizia. Dopo devo preoccuparmi solo di come vestirmi per andare a ritirare una medaglia, al massimo. Perché l’esistenza della società civile presuppone che si rinunci alla violenza privata, lasciandone il monopolio allo Stato che deve occuparsi lui di difendere le persone ed eventualmente punire chi commette dei crimini. Ma se così non fa, se le persone vengono lasciate sole, allora sarebbe così sbagliato se queste si unissero e decidessero di farsi Giustizia da sé? Forse sì, ma allora dateci quella cazzo di certezza della pena.

Non ci sono abbastanza prigioni? Costruiamone di nuove. La manodopera è gratis, basta usare gli stessi carcerati. Anzi, perché mai non fargli fare tutti quei lavori per cui non ci sono più i soldi? Pulire i fossi per evitare le alluvioni, prendersi cura di tutti i monumenti storici, chiudere i buchi nelle strade… è così difficile?

E voglio quindi ritornare al discorso iniziale: se il Sistema è fatto così non è solo colpa di chi governa, non è solo colpa della Mafia, non è solo colpa degli altri.

E’ colpa nostra.

Guardiamoci allo specchio e guardiamoci bene, perché è questa la Verità. Tutti, tutti parlano di quanto siano tutti ladri, gli altri. Ma se tutti quelli che si lamentano di questo problema fossero onesti, ne consegue che il problema non esisterebbe. Però esiste, e questo perché quando vai in cerca della raccomandazione per passare un concorso stai contribuendo allo schifo, e così quando butti i sacchetti delle immondizie nei fossi, quando fai finta di essere in malattia, quando approfitti di un altro, quando tenti di fare il furbo, perché chi è furbo è il migliore, e così va il mondo, no? Così il mondo va a puttane, questa è la Verità.

E se anche fossi davvero uno dei pochi onesti rimasti?

Come disse qualcuno di molto più Grande di me, perché il Male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione. E’ sufficiente che rimangano in silenzio. E’ sufficiente che si nascondano dietro alla frase “così va il mondo”. E’ sufficiente che si accontentino di mettere “mi piace” su articoli dai titoli populisti, che si accontentino di dare aria alla bocca al bar, che pensino che dopotutto questo non è affare loro.

Dov’è la Rabbia che dovrebbe prenderci di fronte ad un’ingiustizia? Dov’è l’Orgoglio che ci fa stare con la schiena diritta di fronte al Male, che ce lo fa affrontare, che ci spinge avanti?

Ognuno di noi ha un’area di influenza su ciò che succede nel mondo. Ognuno ha possibilità di scelta su cosa fare ogni giorno, e qualcuno ha anche influenza su quello che sceglieranno gli altri. Se ognuno di noi smettesse di lamentarsi per niente e iniziasse a fare qualcosa di buono nel suo piccolo, è così che le cose cambierebbero. Smetto di buttare le sigarette fuori dal finestrino, smetto di alzare i prezzi delle mie merci senza motivo, smetto di giudicare senza sapere. E inizio invece a sorridere alla barista che mi porta il cappuccino, inizio ad aiutare chi vedo in difficoltà, inizio a denunciare chi compie opere malvagie. Ah, se le cose cambierebbero.

Non è più sufficiente non fare niente di male, per salvarsi: bisogna cominciare a fare qualcosa di buono.

Foss’anche solo gridare nel deserto.

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