Uccidi il Mostro

Un mostro abita gli abissi oscuri e già molto infestati della tua mente e fa spesso coppia con un altro predatore che vive nei meandri della tua anima. Insieme vanno a caccia, e insieme uccidono. I loro bersagli preferiti sono le prede succose, ma si accontentano anche di qualcosa di più piccolo: dopotutto il nutrimento è nutrimento, e ogni preda contribuisce a renderli più forti. Nel momento in cui permetti a questi due cacciatori di aggirarsi indisturbati nelle vastità dei tuoi pensieri sei in grossi guai. I loro nomi sono Indecisione e Dubbio.

Quando lasci che la scelta della camicia da indossare sopra i jeans diventi più difficile di quanto dovrebbe, quello di cui devi renderti conto è che stai aprendo una porta.

Quando non sai che cosa mangiare in pizzeria e rimani a fissare il menu per venti minuti stai spalancando quella porta.

La Maddalena, Italy.

Photo by Riccardo Romano

Quando anche prendere la minima decisione è uno strazio, allora è il momento di guardare dentro di te e dire: “sono nella merda.”

Riconoscere il problema è il primo passo, dicono. Ecco, il primo passo l’hai fatto. Ora si tratta solo di trovare quella porta e chiuderla. Non la devi sbarrare, attento. Un po’ di sano Dubbio e un po’ di sana Indecisione sono ciò che ti impedisce di gettarti a testa bassa in cose che una breve riflessione ti fa realizzare essere trappole mortali. Non avessi il Dubbio che ti salva non appena un politico apre bocca, potresti persino decidere di berti come vera ogni cosa che dice. E magari votarlo.

Lasciare però troppo spazio a questi due mostri significa poi trovarti ad avere solo loro a bivaccare nella tua mente, giorno e notte, facendoti passare il sonno e inibendo qualsiasi azione. Significa rischiare di fare la scelta più sbagliata di tutte: quella di non fare una scelta. Non è così che puoi andare avanti, non se tu vuoi andare avanti.

Il problema è anche esterno: al giorno d’oggi ci sono troppe scelte. Per ogni cosa puoi scegliere una miriade di varianti e questo rischia appunto di bloccarti o, nel momento in cui finalmente ti decidi, ti rende più difficile essere soddisfatto della tua decisione. Infatti dopo aver scelto l’opzione A ti ritroverai a guardarti indietro di continuo chiedendoti se la B non sarebbe stata invece meglio, oppure se la C magari non sarebbe stata più facile. A questo modo non ti godrai mai pienamente quello che dopo tanta fatica hai finalmente deciso, ma starai sempre a chiederti cosa ti sei perso. Personaggi più intelligenti di me hanno scritto a lungo su questo “paradosso della scelta”, ma di base la soluzione è e rimane una sola se vuoi risolvere il problema: tirare fuori le palle e smettere di farsi seghe mentali.

Tante cose buone sono venute dalla civilizzazione e dalle nostre società democratiche, ma più andiamo avanti, più queste stesse società soffrono in misura sempre maggiore di una mancanza cronica di testicoli. I sintomi con cui si presenta questa “malattia” sono tanti e diversi, ma uno di questi è proprio il perdersi dietro a problemi che non esistono. L’Indecisione e il Dubbio sono due dei campioni di questa deriva personale e sociale, creando paranoie dove non servono affatto. Tirare fuori i coglioni è l’unico modo per togliersi dal pantano in cui ti ritrovi a causa loro, ma è più facile a dirsi che a farsi.

Come uccidi i mostri? Togli loro il nutrimento, ecco come.

Esattamente come li hai fatti diventare grandi, immensi, gli hai fatto occupare sempre più spazio nella tua vita, allo stesso modo li puoi distruggere, o quantomeno relegare ad una posizione (molto) più limitata.

Come loro sono cresciuti grazie anche alle piccole prede, tu devi cominciare a togliergli il nutrimento proprio da quelle. Devi scegliere con che vestito uscire la sera? Datti trenta secondi per guardare dentro l’armadio e tirare fuori una cosa e poi non ci pensare più. Non metterti a riflettere su come magari era più facile abbinare il verde col nero invece del blu, e adesso come faccio, forse è meglio se guardo meglio cosa c’è lì dentro e alla fine è passata mezz’ora e sei ancora lì davanti e hai sul letto decine di vestiti e non sei vicina ad una decisione più di quanto lo fossi dopo i primi trenta secondi. Prendi e vai.

Devi scegliere dove uscire la sera? Stessa tecnica. Pensa a tre o quattro nomi di locali, scegline uno in mezzo minuto e poi non ci pensare più.

Si parte dalle piccole cose: ogni momento della tua vita è una scelta, dopotutto. Parti dalle piccole decisioni, poi comincia ad allargarti. Inizia con il vestito per la sera e poi arriva alla scelta dell’auto o della casa. Recupera le informazioni che ti servono, scegli nella maniera migliore possibile, e non ci pensare più! Il segreto è sviluppare un po’ di autodisciplina per mettere in riga te stesso. Non puoi lasciare che la tua mente continui a pensare: “forse era meglio l’altra opzione, però, forse ho sbagliato, forse…” Quella è una trappola che ti rovina la vita. Quando operi una scelta, poi devi imparare a lasciare andare tutto il resto.

Sei andato al mare e non in montagna? Goditi il sole e la spiaggia e smetti di pensare a che belle passeggiate ti saresti potuto fare nei boschi. Pensa piuttosto alle fantastiche nuotate che puoi farti, o alle camminate in riva al mare al tramonto.

Ti sei comprato una station wagon e non un coupé? Goditi lo spazio e la comodità di quella macchina, non pensare che con l’altra facevi più colpo.

Può essere che tu faccia anche scelte sbagliate, c’è poco da fare. Bene, quella è una lezione che puoi imparare per il futuro. Per il futuro. E’ inutile quindi che ti mangi le mani e ti rovini la vita pensando all’errore commesso: impara e va’ avanti!

Che la scelta sia giusta o sbagliata quello che devi fare è smettere di guardarti indietro. Quel che è fatto è fatto. Goditi quello che hai e non pensare a quello che potresti avere avuto, perché magari non ti sarebbe andata tanto meglio.

Va’ avanti per la tua strada e smetti di guardarti indietro.

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